
Milano 3 Marzo 1983 stazione centrale di Milano ora di pranzo. Il tempo è variabile ma si sta molto bene, giornata tiepida, seppur si prospettasse molta pioggia. Devo prendere la metro e scendere, non ricordo cosa mi abbia detto Caterina, forse Cadorna se non ricordo male, dovrei trovare un telefono per chiamarla e farmi dire precisamente. Il primo bar che trovo entro, appoggio lo zaino e telefono. Il numero è nella tasca esterna. Eccolo, dovrei metterci poco. Buongiorno, mi cambia per un gettone? Suona a vuoto, ma dovrebbe essere a casa che mi aspetta, forse sarà uscita per fare due spese nell’attesa. Riprovo tra due minuti, intanto mangio un panino che ho una fame incredibile, viaggiare stimola l’appetito. Ciao, sono arrivato, non ricordo di preciso la fermata di cui mi parlavi ieri della metropolitana in cui vieni a prendermi, va bene, perfetto, ricordavo giusto allora. Sarò lì il tempo di fare un biglietto e aspettare il prossimo che passa. Ciao a tra poco. Perfetto, ora devo capire dove prenderla e dove fare il biglietto. Un sacco di gente, non pensavo fosse così grande questa stazione, molto bella. Meno male che ha smesso di piovere, non avrei retto lo zaino sotto l’acqua. Meno male che è tutto coperto, quindi avrebbe fatto poca differenza. Le scale di ingresso sono la, e penso che la biglietteria sia appena sotto. Buongiorno, mi da un biglietto? Grazie, ecco, buona giornata. Seguo il flusso e cerco di capire quale direzione prendere. La prima volta in metropolitana, anche questa è fatta. Bene, aspetta, allora devo scendere a questa fermata, benissimo, non dovrei metterci tanto.